AS Roma's Financial State

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This is a thread for discussing the financial state of AsRoma, and also to dicsuss what the future holds for ownership of la magica and any potential new investors.

I will start by posting some old information which I had kept a track off (also, please don't hesitate to point out any mistakes or errors in any of the following, I'm looking at you Italiamia!).



Originally posted on January 5, 2006:

According to the accounts published on Roma's website in July of 2005, AS Roma had a profit of 12.2ml euros, with our debt standing at 27.1ml euros, so at the time we essentially had a balance of 14.9m euros debt.

Our finances since then have been up and down, with the club recording profits and losses. In the first three months of this season (or the 3rd quarter of 2005), the club recorded a deficit of 19.3ml euros. Now, this is not as bad as it first seems. A lot of teams make a loss at the start of the season, but compared to previous seasons in which we have made a profit it is worrying. Basically, the problem is while we have been able to eliminate a good portion of our debt we haven't been able to generated any new income. We lost our sponser at the end of last season and our management in all its wisdom did not see fit to get any new sponsership deal. Our management also shows no interest in marketing the club outside of Italy the way the likes of Juve or Milan do. We have one of the most marketable players in Totti and we fail to take full advantage of his ability to create income. Our management does not even see fit to have an English based website.

What the club needs is a new owner. Franco Sensi has been a great man for Roma and is largely responsible for our scudetto sucess in 2001. He even sold his his hotel Cicerone and some shares he had in Fiumicino airport two years ago to pay of debts we had then, but clearly, his time is up. He is no longer well enough to run the club himself and so he has his daughter in charge, the great carrot-head herself, Rosella, and to quote her – "I am not capable of running this club". That says it all. The fans have grown tired of her incompetence and have recently started to let her know this with banners and such visible at both home and away games. It has come to the stage where she even needs several personal bodyguards when attending games. But cracks are starting to show. Just last week, Roma sold its training grounds, the Trigoria, to a bank for 30ml euro, and then immediatley leased it back from the bank at 3.2 mln per year for 15 years. We do have the option to buy it back fully at the end of this lease or anytime during the 15 years, but there is no apparant reason to sell this in the first place. The money will not be made available for spending. It is, however, a strong sign that Franco Sensi is preparing to sell Roma at the end of the season.

At his point, there are three main front-runners to buy Roma. Francis Coppola, Gaetano Caltigirone and the Angelucci family (who reportedly made an offer recently). Coppola is a close friend of the Sensi family and actually already owns 4.5% of Roma. He is also a die-hard Roma fan. He would be the best man to buy Roma.

Here is a break-down of Roma's current ownership:

PIE CHART The family Senses still possesses 66.24% of the share package

And an article that goes with it:

LA PROPRIETA – La famiglia Sensi possiede ancora il 66,24% del pacchetto azionario
Circa un anno dopo il « debutto » della Lazio, Franco Sensi decise di entrare in Borsa con la sua Roma. Era la primavera del 2000. Cos? come per la societ? di Cragnotti, l’operazione fu vincente nel breve periodo: sia Lazio che Roma vinsero lo scudetto nel loro primo campionato con il titolo quotato in Piazza Affari.
Oggi l’As Roma, scorporata dunque dalla societ? controllante Roma 2000, rimane per buonissima parte di propriet? della famiglia Sensi, che conserva circa due terzi del pacchetto azionario, quindi molto pi? della maggioranza assoluta: il 66,24 per cento. Il secondo proprietario per? ? il mercato, con il suo 29,26 per cento. Proprio sul mercato, l’imprenditore Danilo Coppola ha raccolto il suo 4,5 per cento, quasi due anni fa. Inizialmente sembrava che Coppola fosse interessato ad aumentare la quota in suo possesso, aveva anche lanciato segnali in questo senso, ma poi si ? fermato. Acquistando invece uno dei beni pi? preziosi del patrimonio di Sensi: l’hotel Cicerone, nel quartiere Prati a Roma. Quando il presidente giallorosso decise di sacrificare molti asset per salvare la Roma dal fallimento, dovette vendere anche la tenuta della Leprignana, vicino al mare di Fregene, dove ebbe luogo la festa scudetto di quattro anni fa, e l’amatissimo quotidiano di famiglia, «Il Corriere Adriatico ». Non ha invece funzionato l’aumento di capitale da 150 milioni approvato dal Cda della Roma nel 2004. La famiglia Sensi sperava in una partecipazione popolare massiccia, invece la cifra fissata fu coperta per meno della met?: e la maggior parte degli euro, 44,3 milioni, arriv? proprio dalla conversione di un credito dei Sensi.


Originally posted on July 6, 2006:

Roma: posizione finanziaria +30m
(ANSA) - ROMA, 16 MAG - La As Roma ha chiuso il terzo trimestre (al 31 marzo 2006) con una posizione finanziaria netta positiva per 29,7 milioni. Il dato vede un calo di 6,6 milioni rispetto allo stesso trimestre 2005, ma una crescita di 32,9 milioni rispetto al 30 giugno. I debiti verso il fisco ammontano a 16,2 milioni e quelli nei confronti del personale sono pari a 23,7 milioni. Il valore della produzione ammonta invece a 50,4 milioni. Il risultato ante imposte e' positivo per 15,8 milioni.

AS ROMA: QUARTERLY FIGURES APPROVED, TURNOER 50.4 MLN
(AGI) - Rome, May 16 - In the third quarter (January-March) the turnover of AS Roma was 50.4 million euro, a rise compared to the same quarter last year (32 million). The total turnover in the first nine months of the financial year was 103.7 million, slightly down over the year before. Operating costs January-March were 30.6 million, a rise of 11 pct compared to the 27.6 million in the same quarter last year. Operating costs in the first nine months of the year were 82.3 million, down 5 pct on the 87 million last year. Gross operating profits in the quarter were 19.8 million, and 21.4 million, in the first nine months of the year, an improvement respectively by 15.3 and 2.1 million, compared to the same quarter last year. Before tax profits were 15.8 million, a rise of 28.7 million over the third quarter last year (negative for 12.9 million); the pre tax profits for the first nine months were 16.7 million (23.3 million, in the same quarter last year ), down by 6.6 million. The net financial position at the end of the quarter was positive by 29.7 million, 6.6 million down compared to the same quarter last year, a rise of 32.9 million, compared to 30 June 2005. Functioning capital at the end of March was negative by 62.9 million, with a net reduction of 54.4 and 23.4 million, compared to the quarter on 31 March 2005 and to 30 June 2005. Net holdings at the end of the quarter were 83.7 million, up by 3.6 and 16.9 million, compared to the quarter on 31 March 2005 and to 30 June 2005 due to shares issued as part of the industrial plan (AGI).

Also, there is continued strong interest from Roman business man Claudio Toti in buying Roma from Franco Sensi:

Toti: pronti a comprare la Roma
Il patron della Lottomatica: se i Sensi vendono se ne può parlare.
S famiglia Sensi avesse intenzione di cedere la Roma, noi saremmo pronti a valutare l’acquisto della società». Le parole di Claudio Toti non hanno bisogno di chissà quale interpretazione. Sarà stato l’entusiasmo per la partita di basket della sua Virtus che stava per iniziare. Oppure l’aria di rinnovamento che si respira nel mondo del calcio. In ogni caso, le dichiarazioni arrivate ieri sera dal PalaLottomatica aprono nuovi ed interessanti scenari per il futuro del club giallorosso. Nel recente passato Toti, presidente del gruppo di costruzioni Lamaro e della Roma basket, ha escluso a più riprese un ingresso della sua famiglia nel pacchetto azionario della società di Sensi. Insomma, se l’imprenditore ha deciso di cambiare rotta, qualcosa nella sua testa deve essere cambiato. «La Roma è un patrimonio della città e la mia famiglia ha sempre dimostrato di essere sensibile a queste situazioni. I Sensi stanno lavorando bene - ha spiegato Toti - e fino ad ora non hanno manifestato nessuna intenzione di cedere la società. Se in futuro accadesse il contrario? A quel punto valuteremo il da farsi. Ma per un nostro ingresso nel mondo del calcio ci devono essere regole certe». Già in mattinata, a margine dell’assemblea di Confindustria, Toti aveva parlato di un possibile ripensamento sull’acquisto della Roma. «Quello che è successo in questi anni nel calcio conferma alcune scelte fatte da noi in passato. Se ci sarà un risanamento forse ci ripenseremo: sono valutazioni che faremo al momento opportuno. Gli investimenti, comunque, partono dalla società». Un’ ulteriore conferma che la Roma sia diventata un piatto appetibile è arrivata dall’ex ds Franco Baldini. «In prospettiva i giallorossi sono la squadra più forte del campionato». A Villa Pacelli ascoltano, riflettono. Non è un mistero: in presenza di un’offerta importante, l’attuale proprietà potrenne essere disposta a farsi da parte. Intanto c’è bisogno di guardare avanti e prepararsi ad una nuova stagione ancora avvolta da tante nubi. Ieri è arrivato a Roma Faty. Il francese dello Strasburgo ha visitato il centro di Trigoria e ha conosciuto Spalletti. Scortato dai procuratori Damiani e Manuelo ha poi incontrato Pradè ma non è arrivata l’attesa fumata bianca. Faty ha ascoltato l’offerta della Roma e ha promesso di dare una risposta entro pochi giorni. Nonostante le manovre di disturbo di Chelsea e altri club esteri, la società giallorossa si dice fiduciosa sulla conclusione positiva dell’affare. Il mediano dovrebbe firmare un contratto fino al 2010 e la Roma dovrà poi versare un premio di formazione pari a 360mila euro nella casse dello Strasburgo. Novità anche sul fronte portieri: il presidente del Livorno Spinelli ha confermato un’idea di cui si parla da tempo: Amelia a Roma, Curci in toscana. «Il nostro portiere ha parecchie richieste dall’estero. La Roma offre Curci più un conguaglio? Se ne può parlare». I giallorossi sarebbero ben disposti a lasciar partire in prestito la giovane promessa. L’ostacolo più grande sarà trovare l’accordo sul cash. Intanto la prossima settimana verrà formalizzato l’acquisto di Julio Sergio. Ancora incerte le date del prossimo ritiro, inevitabilmente legate all’eventuale partecipazione ai preliminari di Champions League. Il giorno del raduno sarà comunque fissato nell’intervallo tra il 5 e il 10 luglio.

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La Gazzetta dello Sport: "Italpetroli, debiti per 370 milioni"
(AS_ROMA | 01/02/2008 – Il Romanista) – Numeri da capogiro, grandi o piccoli che siano a casa Sensi rischiano di togliere il sonno. Colpa della Italpetroli, la holding di famiglia ancora fortemente indebitata dopo quattro anni di cessioni dolorose. Partiamo da 343, i milioni di euro di debiti che la compagnia ha nei confronti delle banche. Se si considera l'esposizione debitoria complessiva, i milioni diventano circa 370. Profumo, numero uno di Unicredit, ha concesso tre mesi ai Sensi per presentare un nuovo dettagliato piano di risanamento di Italpetroli. Sono solo tre gli asset eccellenti rimasti ai Sensi. I depositi petroliferi di Civitavecchia. Valgono 100-110 milioni. I terreni edificabili di Torrevecchia, valutati altri 100 milioni. E poi c'è la Roma, società quasi in salute, in attesa di sottoscrivere con Mediaset un accordo da 65 milioni per la stagione 2009-10, ma già ampiamente «sfruttata» con le operazioni sul marchio e la cessione in leasing di Trigoria. La Roma dei Sensi è un club che si autofinanzia, che vive dei diritti tv e della Champions. Ma la Roma potrebbe anche passare di mano. Compratori italiani, pur sollecitati, non se ne vedono. Però c'è un fondo americano per cui sta trattando Jeff Slack, ex manager Inter, che entro pochi mesi potrebbe presentarsi con un'offerta. E allora per i Sensi sarà più difficile dire di no.

FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT



Then, the more simple, if slightly misleading, translated version from Goal.com (below). Contrary to what this says, it isn't technically AS Roma which "has debts of €370m", but rather thats the total debts of Italpetroli. It is possible that, if it is to be believed that these debts have to paid off within three months, the Sensi family could raise the funds from other sources without touching Roma. If that were to happen though it could have repercussions for Roma's financial future. If the Sensi's were to sell though, I would prefer if it were not to greedy American hands, and preferably to a domestic based consortium, such as the Toti brothers.

Roma To Sell With Debts Of €370m
The Sensi family are being forced to sell Roma with the club crippled by debts of €370m, according to the Gazzetta dello Sport. Roma President Franco Sensi took over the club in 1993 from Ciro Di Martino, but after 15 years at the club it seems that his time is coming to a tragic end.

There had been strong reports in the English and Italian press a few months ago that Roma were set to be taken over. Liverfuckingwankingscum co-owner Tom Hicks, who has an estimated wealth over $1 billion, was the main name linked with a bid. However Sensi’s daughter Rosella, who is also the administrative delegate of the Giallorossi, blasted the rumours and declared that the club would always stay in the hands of the Sensi family.

“Roma is ours, nobody can touch it,â€

[RomaShield27]

Then, Italiamia's quality post on these latest developments concerning this Italpetroli news, quoted from the general thread:

I am sorry that we do not have a Roma finances thread because I know we have discussed the Sensi's tenuous position as it involves Roma 2000, Italpetroli and Capitalia which merged with UniCredito Italiano last year making it the largest bank in Europe I believe. We have to understand first of all that Italpetroli controls A.S. Roma.

I do not want to cover most of that old ground. The facts are quite simple to understand. In order to save Roma Franco Sensi, even after selling of some personal assets, had to make a deal with Capitalia because he could not pay back all of the debt accumulated over the years during his ownership of Roma. Therefore, he made a deal whereby Capitalia would receive a 49% share of his oil company, Italpetroli, derive income from the company and also earmark millions to pay off Roma's debt. The deal provided a time frame whereby Sensi would eventually pay off most of the debt and take back the 49% share which was placed in trust, not actually transferred over to Capitalia. If not, Capitalia could exercise an option given to them by Franco Sensi to take another 2% of Italpetroli, giving them the majority share of the company.

Now, the payoff schedule was to expire 18 months ago. At that time, the Sensi's approached Capitalia and told them there was no way they could come up with the money, 150 million euro, by the expiration date. They asked for more time to make this payment. Capitalia agreed not to exercise its option last year and the granted the Sensi's another 18 months to payoff the debt. Remember, Cesare Geronzi, then president of Capitalia, is a close personal friend of Franco Sensi. It was Geronzi who convinced Sensi to buy Roma in the first place. As some of you may remember, I have often said he was the best friend Roma ever had because if not for him, Roma would have filed for Bankruptcy protection and probably demoted to Serie C. We were looking at Napoli or Fiorentina type tragedy.

Anyway, it appears as though the 18 months has expired and it is time for the Sensi's to pay. Now, Cesare Geronzi does not have the same power within UniCredito as he had with Capitalia. Alessandro Profumo, an Inter fan and friend of Moratti, is the most powerful man at UniCredito. You may remember, at the time of the merger I said this was going to be bad for Roma. Well, on 25 January, UniCredito decided not to exercsie the option for an additional 2% of Italpetroli, and basically told Rosella to find the money or we are going to force you to sell off assets to pay us. One of those assets is Roma.

The debt of Italpetroli is not all Roma debt. Quite frankly, I do not know how this debt was accumulated by Italpetroli. Roma is actually doing quite well which is why it may be the first asset to be sold. I am not sure the amount is accurate by I know the Sensi's were required to pay off most of this debt 18 months ago. My sense is that the press is making more out of this than its worth. I firmly believe that an accomodation will be made to restructure the deal and allow the Sensi's to keep Roma. That is unless Rosella has pissed everybody off and they do not want to make a deal. I am trying my best to get reliable information and I will let you all know as soon as possible. I do know for a fact that negotiations have been ongoing to restructure the debt.

[Italiamia]

AS Roma: i Sensi, i giallorossi e l'Italpetroli

Approfondita analisi del "Romanista" sulle vicende societarie in casa giallorossa e nell'azienda della famiglia Sensi.


05.10.2006
Riccardo Luna - Il Romanista

Il documento è storico. Porta la firma di Franco e Rosella Sensi. Questa volta nelle vesti di presidente e amministratore delegato di Compagnia Italpetroli spa, la capofila di tutte le aziende dell'impero dei Sensi. Il documento si chiama "Piano patrimoniale, economico e finanziario per il periodo 2006-2015". E dice, in sostanza, una cosa chiarissima e fondamentale. I Sensi non venderanno la Roma. Né oggi, né domani, né dopodomani.

Per ridurre il forte indebitamento che il Gruppo ancora ha con le banche, metteranno sul mercato altri beni immobiliari, altri terreni. Lo stanno già facendo. Ma la As Roma no. Quella se la vogliono tenere stretta stretta. Ed anzi, a partire dal 2010, che non è dietro l'angolo ma nemmeno lontanissimo, sono in programma «ulteriori interventi di ricapitalizzazione». Vuol dire che per la prima volta da quel drammatico 2004, la famiglia Sensi metterà altri soldi nel club di calcio. Per rafforzarlo.

Il documento sulle strategie del gruppo è stato approvato dal consiglio di amministrazione di Italpetroli, dove siedono le altre due figlie del presidente Maria Cristina e Silvia, e lo storico collaboratore Silvio Rotunno; e soprattutto dall'assemblea dei soci di Italpetroli, e quindi dalla Banca di Roma, capofila del gruppo di banche creditrici e detentrice del 49 per cento delle azioni "a garanzia".
Il quadro di assieme che ne emerge è quello di un gruppo industriale in pieno riordino e che finalmente vede la fine del tunnel. Nell'inverno del 2004 la situazione debitoria era disastrosa: oggi le varie società del gruppo stanno dimostrando «di saper generare flussi finanziari sufficienti a ridurre il debito e conseguire una adeguata redditività». Come si è arrivati a questo risultato? In due modi: attraverso una serie di dismissioni di beni, e grazie ad un riordino delle decine di aziende in due grandi rami (con relativa catena di controllo): quello immobiliare e quello petrolifero. La Roma, che qui viene presentata come una società di entertainment, è un mondo a parte. Una questione di cuore.

IL PRIMO PASSO
Nel 2004, la prima cosa che è stata fatta, quando Banca di Roma ha preso a garanzia il 49 per cento e Paolo Bassi è stato nominato direttore generale, è stato il rimborso, da parte della famiglia Sensi, di debiti per 77 milioni nei confronti di Italpetroli anche grazie alla cessione di partecipazioni nelle varie società. A quel punto, siamo sempre nel 2004, sono stati ceduti: un prestigioso palazzo di via Abruzzi; il 49 per cento del Corriere Adriatico; delle aree edificabili nel comune di Fiumicino; l'hotel Cicerone. Nel 2005 è stata la volta de Le Torri di Parco dei Medici; il 16 per cento degli aeroporti di Roma; il 10 per cento della Compagnia del Porto di Civitevecchia. Grazie a queste cessioni è stata rimborsata parte del debito nei confronti di As Roma e della controllante Roma 2000. Infine, sempre nel 2005, Italpetroli ha acquisito dalla Famiglia Sensi per 9 milioni di euro la Riviera del Tirreno srl.

IL SETTORE IMMOBILIARE
La capofila di questo comparto è l'Immobiliare Patetta srl, che tra l'altro partecipa indirettamente alla As Roma attraverso il 5 per cento di Roma 2000. L'Immobiliare Patetta controlla direttamente la Compagnia Fondiaria Romana, che è entrata a far parte del gruppo nel corso del piano di ristrutturazione del 2004. La CFR è proprietaria del terreno di Torrevecchia che il 12 aprile scorso il consiglio comunale di Roma ha deliberato di trasformare in un'area edificabile con una Cittadella dello Sport, portando il valore di quei 27 ettari, da 6 a 85 milioni di euro. Sempre la CFR nel 2005 ha acquisito dalla As Roma per 10 mila euro, la società sportiva Torrevecchia, proprietaria di un complesso immobiliare nell'area suddetta.
Un'altra società cardine del gruppo è la Fondiaria Lasa spa (che tra l'altro detiene il 30 per cento di Roma 2000, controllante della As Roma). La Fondiaria Lasa ha un patrimonio immobiliare rilevante, di cui fa parte la Borgo di Perolla srl, che possiede, in provincia di Massa Marittima, un complesso immobiliare costituito da un opificio d'epoca e da una vasta area scoperta destinata a diventare un centro turistico in corso di cessione per 16 milioni (mentre un altro polo turistico è in fase di realizzazione nel nuorese, a Budoni).

Una delle poco società di questo comparto ad essere in attivo è la Infisser srl, che possiede un complesso immobiliare tra via di Boccea e piazza Giureconsulti, affittato ad esercizi commerciali e a clienti privati. Un altro complesso immobiliare, questa volta in via Panisperna, è gestito dalla Società Veronese Gestione Compravendita Immobili srl, mentre all'Argentario c'è l'hotel a cinque stelle Filippo II, che faceva parte del patrimonio di Genghini poi rilevato da Franco Sensi al fallimento.

In via di perfezionamento, da parte della Santa Rosa sas, la cessione di un terreno con annesso fabbricato a nord di Roma, a La Storta, mentre non risulta in vendita da parte della Campo di Fiori sas, il terreno con relativo immobile a Santa Marinella dove la famiglia Sensi spesso trascorre dei periodi di villeggiatura.

IL COMPARTO PETROLIFERO
E' il cuore dell'impero costruito da Franco Sensi con una vita di lavoro. Il deposito, lo stoccaggio e la movimentazione del petrolio. Due i quartier generali: uno, storico, a Civitavecchia e uno in Calabria. Il primo viene confermato e rilanciato con una novità: nella Compagnia del Porto di Civitavecchia spa, Italpetroli è passata dal 65 al 10 per cento in seguito da un aumento di capitale del 12 aprile 2006 (lo stesso giorno in cui il Campidoglio varava Torrevecchia). L'aumento di capitale di 20 milioni di euro è stato sottoscritto in gran parte da un nuovo socio, la Terminal Etruria di Marcellino Gavio. Sarà Gavio a trovare le risorse finanziarie sufficienti per realizzare un progetto che già dal nome dà l'idea della sua importanza strategica: la Darsena Energetico Grandi Masse del porto di Civitavecchia.

Intanto in Calabria sembra essersi sbloccata l'annosa vicenda della realizzazione di un deposito costiere di olii minerali davanti al porto di Gioia Tauro. Dal 1995 che se ne parla, i lavori sono stati interrotti decine di volte, i progetti aggiornati, i permessi negati e tanti soldi sono stati sprecati. Alla data della redazione del "Piano 2006-2015" mancava solo un nulla osta del Ministero delle Attività Produttive per chiudere la faccenda.

ALTRE SOCIETA'
Del gruppo nel 2005 facevano parte il Castello di Beldiletto, nel comune di Pievebovigliana a Macerata; una ex sala cinematografica a via Baldo degli Ubaldi, in corso di cessione; una società di prodotti alimentari surgelati da forno, in corso di cessione; l'hotel Sunbay Park di Civitavecchia, la cui società, la Riviera del Tirreno srl, è stata ceduta a terzi.

LA AS ROMA
In questo contesto di faticoso risanamento, la As Roma è una delle società che stanno dando le maggiori soddisfazioni alla famiglia, e dalle quali è lecito attendersi la maggiore redditività. Non si spiegherebbe altrimenti la perizia del professor Marco Lacchini, oggi presidente del collegio sindacale del club, che ha autorizzato Roma 2000 a non svalutare "il valore di carico" delle azioni giallorosse (64 milioni di euro) nonostante il modesto valore di Borsa.

Nel Piano c'è anche spazio per una riflessione sulla affannosa ricerca di uno sponsor di maglia, che manca dal 30 giugno 2005. Vi è detto che la As Roma ha dato mandato a società internazionali di primaria importanza di valutare il valore di un abbinamento con la As Roma, e che tutti hanno confermato la validità di una politica che dice «meglio niente che pochi» (soldi).

Ma il cuore del discorso è un altro: è il fatto che le giovani Sensi, Rosella Maria Cristina e Silvia, sembrano intenzionate per il futuro a puntare forte sul club giallorosso che il papà rilevò nel 1993. Questo è chiarissimo nel "Piano 2006-2015", in cui il problema principale è ancora quello della riduzione del debito di Compagnia Italpetroli. Su questo una cosa va detta subito: nella carte ufficiali del Gruppo, si parla di una cifra molto inferiore a quella indicata da alcune anticipazioni stampa: si tratterebbe di 265 milioni di euro. Su queste basi è stato rinegoziato con le banche un patto che in 18 mesi chiede altre dismissioni per ridurlo a 85 milioni di euro. Molti pensavano che la famiglia Sensi avrebbe scelto di tenersi petrolio e immobili, cedendo la Roma con la Cittadella dello sport di Torrevecchia. E invece no. Le sorelle Sensi puntano ancora forte sul petrolio: rinnovo dei contratti per i depositi, sviluppo del business dei bitumi, riorganizzazione delle società di Civitavecchia e della Calabria. Ma per le cessioni parlano solo del comparto immobiliare: «nel breve termine per un valore complessivo di 200 milioni di euro».

Questo Piano dovrebbe consentire, a partire dal 2010, «interventi di ricapitalizzazione sulla capogruppo e su Roma 2000», ovvero sulla As Roma. E se i Sensi

[RomaShield27]

Anyone think Italiamia might be pissed if I asked him for a full translation?

[Italiamia]

Capitalia rinegozia i patti con l'Italpetroli

Il quotidiano MF spiega i motivi della rinegozziazione dei patti fra Capitalia e l'Italpetroli.
22 Giugno 2006

Roma, I patti parasociali siglati nel 2004 tra il gruppo Italpetroli e Capitalia, in scadenza il prossimo 30 giugno, saranno rinegoziati. Lo scrive il quotidiano MF, spiegando che in virtù di questa operazione l'istituto di credito non acquisirà quell'ulteriore pacchetto del 2% che l'avrebbe portato ad avere la maggioranza assoluta nel capitale di Italpetroli.

I patti parasociali erano stati siglati a seguito dell'acquisizione da parte di Capitalia del 49% del gruppo e della messa a punto di un piano di risanamento. Piano che si è concretizzato nella cessione di asset per circa 180 milioni di euro, dalla partecipazione in Aeroporti di Roma, all'hotel Cicerone, ad altri immobili.

Ora - scrive MF - si tratterà di ridiscutere nuove misure e tempi per consolidare lo stato economico del gruppo,ma anche dell'As Roma, che secondo voci che si rincorrono da mesi sarebbe in vendita". Per la società calcistica si punta alla valorizzazione del marchio, che una valutazione indica in circa 50 milioni, e alla ricerca di un nuovo sponsor, che dovrebbe garantire tra gli 8 e i 10 milioni di euro a stagione.

I conti dell'As Roma, peraltro, sono già stati fortemente aiutati dall'operazione di sale e lease back del centro sportivo di Trigoria, per un valore di circa 20 milioni, e dai contratti con Sky e Mediaset, che garantirà in due anni circa 160 milioni per la cessione dei diritti tv sul digitale terrestre. Il risultato è che i debiti del club giallorosso, che 2 anni fa erano di 201,4 milioni, sono scesi a 82,2 milioni a giugno 2005 e a circa 62 al 30 aprile 2006.

Enrico Ceci
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This is all for backround Shield. I have no time for a 'full' translation. I will try to do it at a later time. I just came accross these two pieces of information and I think it gives us a clear picture of the state of affairs with Roma. As you can see the projections with regard to Roma debt through April 2006, things should be looking up. I have good reason to believe that the Roma debt is nearly paid off. With the television contracts, CL revenues, and a the gross revenues of 125 million euro from the marketing company for fiscal year 2007, Roma is in the best financial health since Franco bought the club. Unfortunately since the club is so mixed up with Italpetroli, problems still exist.

[marco]

pricewaterhouse is telling the sensi family to sell the team or risk full liquidation of italpertoli, the holding company for the team:

http://www.romanews.eu/news.asp?newsID=3103&pag=2

[Italiamia]

As Roma: titolo sospeso in Borsa
Lun 25 Feb, 02:33 PM


(ANSA) - MILANO, 25 FEB - Dopo i forti acquisti registrati in mattinata, il titolo dell'As Roma e' stato sospeso al rialzo dalle contrattazioni di Piazza Affari. Al momento della sospensione, il titolo, uno dei piu' volatili del listino, era in crescita del 14,71% a 0,6945 euro ed erano state scambiate un milione e 768mila azioni, l'1,33% del capitale sociale.

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On the heels of the rumours of a possible sale of the club over the weekend, Roma stock is up over 14% on heavy trading, and hence, trading was suspended. Maybe Rosella's candidacy for the Italian legislature helped the stock today. As everyone knows, once you become a member of the Italian parliament, there is plenty of money to be found and suddenly, all of life's problems disappear.

[Bagg10]

Sensi: We’re not selling
Monday 25 February, 2008

Roma chief Rosella Sensi is adamant that the club won’t be sold, despite debts owed by the Giallorossi’s parent company Italpetroli.

Rosella’s father Franco took over the club from Ciro Di Martino in 1993, but reports suggest that his days could be numbered due to accumulated debts of around £200m.

A host of names have been linked with takeover bids, including Liverpool’s co-owner Tom Hicks and American sports marketing tycoon Jeff Slack, but Sensi insists that there will be no change.

“We are calm and relaxed,â€

[SuperPippo9]

lets hope we dont get like england and start having dumbass foreign owners, like hicks supposedly. Dont be the first Roma, plzzzz.

[Bagg10]

Roma's not a big enough club to be bought by foreign owners...

[SuperPippo9]

come on man they aint that small of a shit, i think theyre a big club.....BIGGEST IN ROME i dont know why i did that, i just found out about these emoticons

[stefano]

lets hope we dont get like england and start having dumbass foreign owners, like hicks supposedly. Dont be the first Roma, plzzzz.

Food for thought: which would you rather see is Serie A, an Italian team with foreign ownership or a foreign team with Italian ownership (cough cough Inter cough)?

[arthurfonzarelli]

come on man they aint that small of a shit, i think theyre a big club.....BIGGEST IN ROME i dont know why i did that, i just found out about these emoticons

Because deep down inside, we all hate Lazio.

[Bagg10]

lets hope we dont get like england and start having dumbass foreign owners, like hicks supposedly. Dont be the first Roma, plzzzz.

Food for thought: which would you rather see is Serie A, an Italian team with foreign ownership or a foreign team with Italian ownership (cough cough Inter cough)?

hahahaha well put grasso

[SuperPippo9]

lets hope we dont get like england and start having dumbass foreign owners, like hicks supposedly. Dont be the first Roma, plzzzz.

Food for thought: which would you rather see is Serie A, an Italian team with foreign ownership or a foreign team with Italian ownership (cough cough Inter cough)?

Good one man, touche. I automatically respect anybody who comes up with a good diss about inter

[Italiamia]

As Roma,nessuna offerta per il club
Mar 26 Feb, 04:14 PM


(ANSA) - ROMA, 26 FEB - La As Roma non ha ricevuto alcuna offerta di acquisto ne'alcuna manifestazione di interesse, e la controllante Italpetroli non e' in vendita. Dopo richiesta della Consob, la societa' smentisce le indiscrezioni degli ultimi giorni sul possibile passaggio di proprieta' e, con Italpetroli, si riserva 'di intraprendere ogni azione legale opportuna per tutelare i propri interessi e quelli dei propri azionisti, ed evitare azioni speculative sul corso del titolo'.
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In a effort to find out what the hell was going on with Roma stock yesterday, Rosella had to answer some questions. She denies that any offer has been made for the club or that Italpetroli is for sale. Basically Consob, Commissione nazionale per le società e la borsa., which oversees companies traded on the Italian stock market, is looking to see if the club or anybody else for that matter is manipulating the stock price given the well documented problems of Italpetroli.

[RomaShield27]

AS Roma owners say no bids or interest for soccer cl

MILAN, Feb 26 (Reuters)
- The majority owners of AS Roma said they had not had any offers for the soccer club or expressions of interest as sale speculation continued in Italian newspapers.

Italpetroli and Roma 2000, which together control 67 percent of the club, "have not received, either directly or indirectly, any expression of interest, nor any offer from anyone aimed at buying control of AS Roma," a joint statement from the club and Italpetroli said.

Shares were indicated down 3.9 percent by 1617 GMT on Tuesday at 0.708 euros, giving the club a market capitalisation of about 98 million euros ($145.2 million).

In November, Italpetroli said it had been informed by a third party of possible interest from a U.S. investor.

AS Roma's 1-0 win over Fiorentina on Sunday also pushed up shares on Monday because it put the second-placed club just nine points behind Italian league leaders Inter Milan. A crunch match between the pair is scheduled for Wednesday.

[RomaShield27]

From AsRoma.it:

COMUNICATO CONGIUNTO A.S. ROMA-COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.

Pubblicata martedì 26 febbraio 2008

"Con riferimento alle notizie pubblicate negli ultimi giorni dai principali organi di stampa, in merito agli assetti proprietari di A.S. Roma S.p.A. e della propria controllante indiretta, Compagnia Italpetroli S.p.A., anche a seguito di espressa richiesta della Consob, si rende noto quanto segue. Compagnia Italpetroli ribadisce, come già più volte comunicato in precedenza, che né la stessa Compagnia Italpetroli, né Roma 2000 S.r.l. (controllante diretta di A.S. Roma) hanno ricevuto, né direttamente né indirettamente, alcuna manifestazione di interesse, né alcuna offerta da parte di chiunque finalizzata all’acquisizione del pacchetto azionario di controllo di A.S. Roma. Inoltre, risulta priva di ogni fondamento la notizia relativa alla presunta vendita di Compagnia Italpetroli, così come la perdita del controllo della stessa Compagnia Italpetroli da parte della Famiglia Sensi, per effetto del piano di ristrutturazione in atto. Da ultimo, con riferimento alla presunta convocazione del Consiglio di Amministrazione di A.S. Roma e dell’Assemblea degli Azionisti della stessa A.S. Roma per l’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007, tale notizia risulta non veritiera e priva di ogni fondamento; si ricorda infatti che l’esercizio sociale di A.S. Roma ha decorrenza dal 1° luglio al 30 giugno successivo, in coincidenza con la durata della stagione sportiva; il Consiglio di Amministrazione di A.S. Roma ha pertanto già provveduto ad approvare il Progetto di bilancio d’esercizio chiuso al 30 giugno 2007, in data 28 settembre 2007, sottoposto poi all’approvazione dell’Assemblea degli azionisti in data 29 novembre 2007, come peraltro reso noto dall’A.S. Roma con appositi comunicati stampa diffusi in pari data, ai quali si fa rinvio. Pertanto, le notizie diffuse dagli organi di stampa sono da ritenersi prive di ogni fondamento; al riguardo, Compagnia Italpetroli ed A.S. Roma si riservano il diritto di intraprendere, nelle sedi competenti, ogni azione legale che riterranno opportuna al fine di tutelare i propri interessi e quelli dei propri azionisti, ed evitare azioni speculative sul corso del titolo, in presenza di siffatte notizie non veritiere".


Translation:

OFFICIAL ANNOUNCEMENT OF A.S. ROME-COMPANY ITALPETROLI S.P.A

Published Tuesday February 26, 2008

"With reference to the news published in recent days by the mainstream press, on the ownership of AS Roma SpA and its indirect parent, Compagnia Italpetroli SpA, also following the express request of Consob, announced the following. Compagnia Italpetroli reiterates, as already communicated several times before, that neither the same company Italpetroli, or Roma 2000 Srl (controlling direct AS Roma) received, directly or indirectly, any expressions of interest, nor any bid by anyone finalized acquisition of shares control of AS Roma. It is devoid of any foundation the news concerning the alleged sale of Italpetroli Company, as well as the loss of control of the same company Italpetroli by the Sensi family, as a result of the plan restructuring underway. Lastly, as regards the alleged convening of the Board of Directors of AS Roma and the shareholders of the same AS Roma for approval of the financial statements as at 31 December 2007, this news is not true and without any foundation, please note that the exercise social AS Roma has effect from 1 July to 30 June, coinciding with the duration of the sports season, the Board of Directors of AS Roma has therefore already to approve the Draft budget for the year ended June 30, 2007, on 28 September 2007, subject to the approval of shareholders on 29 November 2007, as announced dall'AS Roma with special press releases disseminated on the same day, such Reference is made. Therefore, the news disseminated by the press are considered without any foundation, o Compagnia Italpetroli and AS Roma reserve the right to take, in the forums concerned, any legal action they deem appropriate in order to protect its interests and those of its shareholders, and avoid actions speculation on the Corsican title, in the presence of such news is not true ".

[RomaShield27]

Roma deny takeover rumors

Eufootball.biz – Italy - 19 March, 2008

Italian AS Roma have officially denied the club is subject to an GBP 180 million takeover bid from an American consortium.

According to the Corriere della Sera, Casey Wasserman, owner of the U.S. Los Angeles Avengers Arena League football team, was lining up the offer.

"Referring to the stories in the media, we would like to make it clear that Compagnia Italpetroli, who are the majority shareholders of AS Roma, repeat that neither this company nor Roma 2000 Srl have received any interest in buying the club,", said a statement issued by the club.

"So the newspaper stories are to be considered totally lacking in foundation.

"We reserve the right to take legal action to look after our interests and those of our shareholders."